QIGONG (氣功, chi kung [Wade-Giles], regolazione del respiro e del soffio vitale)

CHENG MING QIGONG

Il qigong della scuola Cheng Ming risale alla tradizione buddista e taoista dello yang sheng (养生 nutrire il corpo) trasmesse nello Xingyi quan e nel Bagua zhang, e in particolare agli studi sul zhan zhuang che il M° Wang Shu Jin effettuò con Wang Xiang Zhai, fondatore del Da cheng quan.
L’insegnamento del nostro qigong è suddiviso in diversi set di posture e in esercizi a loro connessi.

BASI TEORICHE DEL QIGONG

Il qigong (氣功, “controllo dell’energia e del respiro”), chiamato anche Nei gong (内功, “controllo interno”), indica una serie di esercizi e di tecniche cinesi destinati alla salute e al benessere personale, nonché al rinforzo e all’equilibrio interiore. Il qigong nasce dalla fusione di elementi diversi e si sviluppa con nomi differenti nell’arco di cinquemila anni di storia.
Il qigong è la matrice delle arti marziali interne, oltre che disciplina della medicina tradizionale cinese.

Gli elementi fondamentali che hanno contribuito alla sua formazione sono stati:
·      lo yoga indiano, elaborato successivamente dalle scuole cinesi taoiste e buddiste
·      le scuole di meditazione taoiste e buddiste
·      la medicina tradizionale cinese
·      le scuole di arti marziali (tai ji quan, xing yi quan, ba gua zhang, shaolin quan…)

Il qigong si basa sul concetto di equilibrio dinamico:
maggiori sono fluidità, rapidità, sincronia e cooperazione del movimento del qi ( , soffio, energia), maggiori saranno l’equilibrio, la forza, la resistenza e la capacità d’adattamento all’ambiente.

Per incrementare l’equilibrio dinamico si potenziano e si armonizzano i “tre tesori”:
·      jing, “essenza”, termine che indica tutti i fluidi vitali dell’organismo
·      qi, “respiro” o “energia”, la sensazione e il movimento delle trasformazioni psico-fisologiche
·      shen, “spirito”, termine generale per tutte le attività psico-cognitive, consce e inconsce.

Gli esercizi sono quindi fondati sulla triplice regolazione di:
·      corpo (sfera jing)
·      respiro (sfera qi)
·      mente (sfera shen).

Postura ed energia
Radicarsi in posizioni diverse agisce sulla qualità della postura. Gli esercizi posturali sono noti in cinese con il termine zhan zhuang (站桩, palo eretto). Quando lo studente familiarizza con le posizioni, impara a rilassarsi e ad ottenere uno stato di tranquilla concentrazione che lo aiuta a percepire il proprio corpo, ad acquisire una respirazione più profonda e una maggiore consapevolezza del corpo come sede di un’enorme produzione di energia.
Il lavoro sulle posture prevede lo studio della forza interna, che permette successivamente l’emissione di forza.

Il qigong è quindi particolarmente utile sia per il recupero delle funzioni carenti (aspetto educativo e terapeutico), sia per lo sviluppo delle facoltà latenti (autoelevazione), sia per l’incremento delle capacità nelle arti marziali.

ORIGINI

Non è possibile risalire ad un’origine univoca del qigong, in quanto ogni scuola medica, filosofico-religiosa e di arti marziali divulgava tra i propri seguaci esercizi per la salute, l’energia, la forza interna e la meditazione.
qigong è un termine moderno che indica tali esercizi, chiamati in vario modo nelle singole scuole.
Già nel più antico trattato di medicina cinese risalente al 200 a.C., 黄帝内经素問 Huangdi neijing suwenCanone dell’Imperatore Giallo, domande semplici – si fa riferimento ad esercizi fisici per la salute e la longevità.
Nel 1973 a 马王堆 Mawangdui, vicino a Changsha in Cina, vengono ritrovati all’interno di una tomba risalente al primo periodo Han ( circa 2500 anni fa) frammenti di rotoli illustranti esercizi di respirazione e di movimento per salvaguardarsi dalle malattie e aumentare l’energia dell’organismo.